Una prima definizione di Fintech (crasi di “Financial Technology”) può essere tratta dal portale della CONSOB, (Autorità italiana per la vigilanza dei mercati finanziari) secondo cui con tale termine può identificarsi l’ “innovazione finanziaria resa possibile dall’innovazione tecnologica, che può tradursi in nuovi modelli di business, processi o prodotti, ed anche nuovi operatori di mercato”.
Trattasi, in buona sostanza, di fornitura di prodotti e servizi finanziari mediante le più avanzate tecnologie ICT (“Information and Communication Technologies”).
Le applicazioni di maggior rilievo ad oggi, del Fintech, risultano le cryptovalute e le ICO (“initial coin offering”), la tecnologia blockchain, gli smart contract e le cd. piattaforme di open banking.
Segnatamente, secondo Banca d’Italia con il fenomeno open banking ci si riferisce ad un’“ecosistema aperto e digitale che consente, anche senza la presenza di accordi prestabiliti, lo scambio di dati e informazioni, non solo finanziarie, tra gli operatori che ne fanno parte”; ciò mediante le cd. open API (“Application Program Interface”), che permettono lo scambio di informazioni tra i diversi operatori.
Il mercato dei servizi di pagamento è stato infatti rivoluzionato dall’entrata in vigore della direttiva PSD2 – che segue la direttrice della diffusione di soluzioni digitali nell’ambito del settore in discussione – rendendolo accessibile anche ai nuovi player attivi nell’ambito finanziario, ovvero sia le cd. terze parti (TTP).
Tali soggetti possono ora accedere alle API delle banche “tradizionali”, con conseguente sviluppo di nuove offerte di servizi tecnologicamente avanzati relativi alla gestione dei pagamenti, e caratterizzati da maggiore velocità ed efficienza.
Nondimeno, la direttiva ha permesso che i dati finanziari dei clienti bancari possano ora essere messi a disposizione non soltanto delle banche, bensì, inoltre, anche di altre società attive nel settore dei pagamenti digitali, a fronte dell’espressa autorizzazione del Cliente (nei termini previsti dal Regolamento Generale sulla Protezione dei dati personali).
Ciò premesso, i servizi in questione sono spesso caratterizzati anche da un maggior livello di sicurezza dipendente dall’utilizzo della cd. Strong customer Authentication (SCA), ovverosia un sistema di autenticazione forte funzionale a ridurre i rischi di frode legali all’accesso ai propri servizi bancari on line, nonché al compimento di operazioni dispositive.
Inoltre, l’open banking permette alle terze parti di offrire ai clienti una migliore user experience (per esempio la possibilità di gestire più conti correnti mediante un’unica applicazione) ed una maggiore velocità delle transazioni.
Fondamentalmente, l’apertura delle API permette agli utenti l’accesso a seguenti servizi:
La nuova disciplina europea introdotta dalla direttiva PSD2, infine, ha aperto la strada ad ulteriori settori correlati al Fintech e all’open banking quali l’insurtech (prestazione di servizi in materia assicurativa) e l’open finance (legata all’applicazione delle tecnologie blockchain).